Apprendimento cosa è vero e cosa è falso


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Apprendimento: cosa è vero e cosa è falso!



10 idee sull apprendimento elenco Cos'è l'apprendimento? E' il processo psicologico che comporta una modificazione piú o meno durevole nel comportamento e nelle abilità dell’individuo in virtú dell’esperienza.

Possiamo davvero imparare dormendo? E' vero che la memoria è limitata? Le emozioni aiutano a ricordare? Facciamo il punto sulle tante convinzioni riguardo alla nostra capacità di imparare.

Cosa è vero e cosa è falso!
1 GLI SBAGLI SCORAGGIANO?
vero e falso
A nessuno piace fallire un obiettivo o prendere un brutto voto. Il nostro cervello, peró, si diverte e impara molto di piú sbagliando che in qualsiasi altro modo. È scientificamente dimostrato, infatti, che gli errori e le sconfitte rafforzano il nostro apprendimento. Per convincersene basta osservare i bambini piccoli, che imparano proprio per tentativi ed errori. Per esempio, quando tentano di far entrare una formina tonda in un buco quadrato. Se per caso questa scivola subito nel foro giusto, si stufano presto del gioco, perchè la fortuna non ha permesso loro di ragionare sul risultato.
2 BISOGNA RIPETERE 10 VOLTE UN’INFORMAZIONE PER MEMORIZZARLA?
falso
Alcuni ricercatori dell’Università del Colorado sostengono che il numero di ripetizioni necessarie per ricordare in modo durevole un concetto non dipende dal suo contenuto, ma da chi lo apprende. Il modo e i tempi nei quali un concetto “prende posto” nella memoria, infatti, sono individuali. Sappiamo peró che è importante riportarlo alla mente di tanto in tanto, e che lasciare un intervallo di tempo al cervello perchè lo possa “dimenticare” è molto utile. Lo sforzo che si farà per riportarlo alla memoria, infatti, rafforza le connessioni neuronali.
3 SE QUALCOSA CI EMOZIONA, LO RICORDIAMO MEGLIO?
vero
Studi recenti hanno dimostrato che l’assenza di emozioni è uno dei principali freni all’apprendimento. Senza di esse imparare è difficilissimo, perchè giocano un ruolo essenziale nel processo di memorizzazione. Gli avvenimenti che hanno un certo carico emotivo, infatti, attirano e catturano piú facilmente l’attenzione rispetto agli avvenimenti neutri. E gli stimoli (immagini, parole ecc.) carichi emotivamente sono meglio ricordati anche a lungo termine.
4 LA NOSTRA MEMORIA È LIMITATA?
falso
Il modo in cui il nostro cervello funziona e la continua rigenerazione dei neuroni lasciano pensare che la nostra memoria a lungo termine abbia capacità illimitate. È limitata, invece, la nostra “memoria di lavoro”, cioè quella sorta di anticamera della memoria a lungo termine dove codifichiamo i ricordi in modo da poterli recuperare quando servono. Questa puó contenere solo poche informazioni (per esempio un numero di telefono), solo per qualche minuto.
5 LE LINGUE STRANIERE DEVONO ESSERE IMPARATE PRIMA DEI 6 ANNI?
falso
È vero che da bambini è piú semplice, ma niente impedisce di imparare una lingua straniera a qualsiasi età. Uno studio dell’Università di Montreal ha chiesto a giovani adulti e a persone di piú di 65 anni di memorizzare 100 parole in spagnolo nello spazio di tre settimane. Risultato: i piú anziani hanno ottenuto gli stessi risultati dei piú giovani.
6 LA MOTIVAZIONE È INDISPENSABILE?
vero
È esperienza di tutti: imparare quando non si ha voglia di farlo è quasi impossibile. Come fare allora a motivarci? Recenti studi hanno mostrato che il nostro cervello, davanti alle novità, produce dopamina, il neurotrasmettitore del piacere e della ricompensa, che ha anche la funzione di aiutarci nella comprensione delle informazioni. Il nostro cervello, insomma, ha soprattutto fame di sfide e di novità. Quindi, anzichè rileggere per la decima volta una testo noioso, potreste “sorprenderlo” preparandovi un quiz di 5 o 10 domande sui concetti chiave (controllando poi le risposte). Oppure provare a illustrare con dei disegni quello che avete, o non avete, capito.
7 SOTTO PRESSIONE SI APPRENDE MEGLIO?
vero e falso
Un po’ di stress puó rinforzare l’attenzione, migliorare la memoria e stimolare la capacità di apprendimento. Il nostro corpo è in allerta e il nostro cervello si focalizza sul problema da risolvere. Non ci sono regole assolute, peró, perchè il trucco non funziona su tutti i fronti. Al contrario, sappiamo che lo stress, quando è così prolungato da diventare cronico, ha effetti deleteri sulle nostre performance. Il cervello si ritrova inondato in permanenza di cortisolo, l’ormone dello stress, a cui i neuroni localizzati nell’ippocampo
8 DIMENTICHIAMO LA MAGGIOR PARTE DI QUANTO ABBIAMO IMPARATO A SCUOLA?
falso
Avete l’impressione di non ricordare praticamente nulla del Teorema di Pitagora o della Rivoluzione francese? Non è davvero così: un’informazione imparata non è mai definitivamente eliminata e da qualche parte della nostra memoria rimane sempre disponibile. Il problema è come ritrovarla. Per facilitare l’accesso al ricordo, si puó provare a richiamarlo alla mente declamando ad alta voce alcune possibili “parole chiave”, cioè parole che esprimono concetti simili a quelli che volete ritrovare, che in questo modo possono facilitarvi l’accesso al ricordo. Alcuni studi dimostrano che si ricordano piú facilmente le parole se si riflette sul loro senso e se le si associa ad altre.
9 SI PUó IMPARARE DORMENDO?
falso
Niente da fare: purtroppo non si impara niente mentre si dorme, non c’è “caschetto futuristico” che tenga. È vero peró che durante la notte la nostra mente consolida quello che ha appreso nel corso della giornata. Così, un testo studiato la sera, prima di andare a dormire, sarà piú facilmente ricordato l’indomani mattina, meglio di uno letto al mattino per il pomeriggio. Durante il sonno, inoltre, il nostro cervello consolida soprattutto la “memoria procedurale”, cioè gli automatismi inconsapevoli. Per esempio, quelli che usiamo per guidare l’automobile.
10 ALCUNI HANNO MEMORIA UDITIVA, ALTRI VISUALE?
vero e falso
La teoria delle intelligenze multiple sviluppata da Howard Gardner nel 1980 ha rafforzato l’idea che noi avremmo una memoria piú o meno visuale o uditiva. Chi ha la memoria visiva afferma che per ricordare un concetto visualizza la pagina dove l’ha studiato, mentre chi ha una memoria uditiva dice di non aver bisogno di prendere appunti. In realtà, quando ascoltiamo un’informazione, ce la rappresentiamo e ci creiamo un’immagine che sollecita la corteccia visuale; mentre, quando leggiamo una parola, la associamo a un suono. Quindi non è così vero che abbiamo esclusivamente una memoria visuale o una uditiva poichè tutte le regioni del nostro cervello sono mobilitate per imparare. È anche vero peró che ognuno puó preferire uno dei due metodi.

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