La figura della Befana, tipica del folklore italiano, è spesso celebrata nelle filastrocche come una vecchina benevola che vola sui tetti la notte tra il 5 e il 6 gennaio per portare doni ai bambini. L’immaginario che la circonda è fatto di elementi semplici ma carichi di simbolismo: la scopa, il sacco pieno di regali, il carbone per i più disobbedienti, e il suo aspetto un po' buffo, con naso aquilino e abiti rattoppati. Le filastrocche sulla Befana sono tradizionalmente giocose e ritmate, facili da memorizzare, poiché rivolte soprattutto ai più piccoli. Si gioca spesso sul contrasto tra il suo aspetto apparentemente spaventoso e il suo cuore generoso. La vecchina vola da una casa all’altra, riempiendo le calze appese al camino o lasciando doni in angoli nascosti. Ogni gesto della Befana ha un significato speciale: i dolci e i giochi per i bambini buoni rappresentano la ricompensa per un anno di comportamenti virtuosi, mentre il carbone, spesso simbolo di correzione, ricorda che ci sono sempre occasioni per migliorare. Le rime sono spesso semplici, con una cadenza che accompagna il suono della scopa o il crepitio del fuoco nel camino. La Befana è vista come una figura che chiude simbolicamente le festività natalizie, portando con sé un messaggio di bontà e speranza per il nuovo anno. Inoltre, il suo aspetto dimesso e la sua semplicità la rendono una figura cara e vicina, lontana dallo sfarzo di altre figure festive.
L’epifania è una festa che affascina ancora tutti,
grandi e piccini. Le filastrocche della Befana sono tra le più divertenti e scaricate
dal web. La simpatica vecchietta nata il 6 gennaio e con le scarpe rotte
ha dilagato sul web. Potevamo noi non dedicarle una sezione del nostro sito?
Assolutamente no!
Scopriamo insieme le filastrocche sulle Befane più belle del web.
Comportatevi sempre bene perchè per coloro che si sono comportati
male troveranno le calze riempite solo con del carbone o dell'aglio.
Nota: Alcune immagini sono state scaricate dalla rete.
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«La
Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte con le toppe alla sottana viva viva la Befana!» |
«La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte attraversa tutti i tetti porta bambole e confetti» |
«E’
arrivata la Befana coi balocchi pei bambini; rimboccata ha la sottana ed è scesa nei camini. Ha trovato scarponcini e calzini trasparenti, li ha riempiti con dolcini per far bimbi assai contenti. Ogni cosa ha poi lasciato con sveltezza e cuor contento: nessun bimbo s’è svegliato proprio allora in quel momento. Risalita nei camini è scappata in grande fretta. La sognavano i bambini, quella povera vecchietta!» |
«Viene
viene la Befana Da una terra assai lontana, così lontana che non c’è… la Befana, sai chi è? La Befana viene viene, se stai zitto la senti bene: se stai zitto ti addormenti, la Befana più non senti. La Befana, poveretta, si confonde per la fretta: invece del treno che avevo ordinato un po’ di carbone mi ha lasciato» |
«Zitti,
zitti presto a letto la Befana è qui sul tetto, sta guardando dal camino se già dorme ogni bambino, se la calza è ben appesa, se la luce è ancora accesa! Quando scende, appena è sola, svelti, svelti sotto alle lenzuola! Li chiudete o no quegli occhi! Se non siete buoni niente dolci nè balocchi, solo cenere e carbone!» |
«La
Befana, cara vecchietta, va all’antica, senza fretta. Non prende mica l’aeroplano per volare dal monte al piano, si fida soltanto, la cara vecchina, della sua scopa di saggina: è così che poi succede che la Befana…non si vede! Ha fatto tardi tra i nuvoloni, e molti restano senza doni! Io quasi, nel mio buon cuore vorrei regalarle un micromotore, perchè arrivi dappertutto col tempo bello o col tempo brutto. Un po’ di progresso e di velocità per dare a tutti la felicità!» |
«Quando
è l’ora, la Befana alla scopa salta in groppa. D’impazienza già trabocca: l’alza su la tramontana, fra le nuvole galoppa. Ogni bimbo nel suo letto fa l’esame di coscienza: maledice il capriccetto, benedice l’ubbidienza: La mattina al primo raggio si precipita al camino. Un bel dono al bimbo saggio, al cattivo un carboncino! » |
«Sulle
spalle ha tanti sacchi e li posa sui camini tira fuori sorridente i regali per i bambini. Bambole e trenini giostre e orsacchiotti, dischi e grembiulini, dolci e biscottini. Ma più bello ancora essa sa donare una grande gioia che non si può scordare.» |
«Se
stai zitto ti addormenti, la Befana più non senti. La Befana, poveretta, si confonde per la fretta: invece del treno che avevo ordinato un po’ di carbone mi ha lasciato.» Gianni Rodari |
«Viene
viene la Befana Da una terra assai lontana, così lontana che non c’è… la Befana, sai chi è? La Befana viene viene, se stai zitto la senti bene.» |
«Toglie
addobbi agli alberelli, ai presepi i pastorelli, lascerà dietro una scia tutta di malinconia. Ma ai bambini più piccini donerà calze e dolcini. È, da sempre, la più anziana. Chi sarà? Ma è la Befana!» |