La Festa di Ognissanti si celebra il 1° novembre in molti paesi di tradizione cristiana. Questa ricorrenza, conosciuta anche come Tutti i Santi, è dedicata alla commemorazione di tutti i santi, canonizzati e non, che hanno raggiunto il Paradiso. La celebrazione ha origini antiche e fu istituita ufficialmente dalla Chiesa cattolica nell’VIII secolo, quando Papa Gregorio III consacrò una cappella in onore di tutti i santi nella Basilica di San Pietro a Roma. Più tardi, Papa Gregorio IV estese la festa a tutta la Chiesa. Ognissanti è una giornata di riflessione e raccoglimento spirituale, durante la quale i fedeli ricordano i santi come esempi di virtù e devozione. In molti paesi, le famiglie visitano i cimiteri per onorare i propri cari defunti, decorando le tombe con fiori, specialmente i crisantemi, simbolo di eternità. In Italia, la festa è particolarmente sentita e si collega al Giorno dei Morti, che si celebra il 2 novembre. Anche se il 1° novembre è dedicato ai santi, queste due giornate spesso si fondono in un'unica occasione di ricordo e preghiera per coloro che non sono più in vita. Oltre al significato religioso, Ognissanti è un giorno festivo in molti paesi, e quindi è occasione per trascorrere del tempo con la famiglia. In alcuni luoghi, tradizioni locali e antiche credenze si mescolano alla devozione cristiana, creando celebrazioni uniche che uniscono il sacro e il profano.
Il primo novembre è considerata popolarmente l’onomastico delle persone
il cui nome non compare nel calendario cristiano.
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Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che già posseggono
l’eredità della gloria eterna. Quelli che hanno voluto vivere
della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia
del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro
cuore.
I santi contemplano il volto di Dio e gioiscono
appieno di questa visione. Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone
come modelli perchè, peccatori come ognuno di noi, tutti hanno accettato
di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro
debolezze, le loro sofferenze, e anche le loro tristezze.
Questa
beatitudine che dà loro il condividere in questo momento la vita
stessa della Santa Trinità è un frutto di sovrabbondanza che
il sangue di Cristo ha loro acquistato.
Nonostante le notti, attraverso le purificazioni costanti che l’amore
esige per essere vero amore, e a volte al di là di ogni speranza
umana, tutti hanno voluto lasciarsi bruciare dall’amore e scomparire
affinchè Gesù fosse progressivamente tutto in loro.
È Maria, la Regina di tutti i Santi, che li ha instancabilmente riportati
a questa via di povertà, è al suo seguito che essi hanno imparato
a ricevere tutto come un dono gratuito del Figlio; è con lei che
essi vivono attualmente, nascosti nel segreto del Padre.