Cosa è la Santa Pasqua e quando si festeggia?
La
Pasqua è la principale solennità del Cristianesimo. Essa
celebra la risurrezione di Gesù avvenuta, secondo le confessioni
cristiane, nel terzo giorno dalla sua morte in croce.
La data della Pasqua, variabile di anno in anno secondo i cicli lunari, cade la domenica successiva
al primo plenilunio di primavera, determinando anche la cadenza di altre
celebrazioni e tempi liturgici, come la Quaresima e la Pentecoste.
La celebrazione cade tra il 22 marzo e il 25 aprile denominandola così
Pasqua bassa o alta, secondo il periodo in cui capita.
La Pasqua è il simbolo del rinnovamento, della gioia e della
rinascita in questo giorno per tutti un po’ speciale, ti auguro
di trasformare i tuoi sogni in una splendida realtà, per sorridere
ai giorni avvenire con quella gioia nel cuore che solo le cose autentiche
e genuine sanno donarti. Buona Pasqua di serenità e gioia! (Stephen
Littleword)
Alla Santa Pasqua mancano |
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Pasqua 2025 |
20 aprile 2025 |
Pasqua 2026 |
5 aprile 2026 |
Pasqua 2027 | 28 marzo 2027 |
Pasqua 2028 | 16 aprile 2028 |
Pasqua 2029 | 1 aprile 2029 |
Pasqua 2030 | 21 aprile 2030 |
Cosa significa la parola
“Pasqua”? Deriva dal greco: pascha, a sua volta dall'aramaico pasah e significa propriamente “passare oltre”, quindi “passaggio”. Gli Ebrei ricordavano il passaggio attraverso il mar Rosso dalla schiavitù d’Egitto alla liberazione. Per i cristiani è la festa del passaggio dalla morte alla vita di Gesù Cristo. I simboli principali della Pasqua. Nelle celebrazioni liturgiche di Pasqua, tre elementi sorgono a simbolo di questa festività: il fuoco : somma espressione del trionfo della luce sulle tenebre, del calore sul freddo e della vita sulla morte. Durante la ricorrenza pasquale, questo simbolo raggiunge la massima celebrazione attraverso il rito del fuoco nuovo e dell’accensione del cero. Nella notte di Pasqua, un fuoco viene acceso fuori dalla chiesa, intorno ad esso si raccolgono i fedeli e proprio da questo fuoco viene acceso il cero pasquale.. il cero: simbolo di Cristo, vera luce che illumina ogni uomo. La sua accensione rappresenta la resurrezione di Cristo, la nuova vita che ogni fedele riceve da Cristo e che, strappandolo alle tenebre, lo porta nel regno della luce assieme agli angeli. Dopo l'accensione del cero con il fuoco nuovo, una processione lo accompagna all’interno della Chiesa. Questa processione di fedeli simboleggia il nuovo popolo di Dio, che segue Cristo risorto, luce del mondo. l'acqua: elemento che purifica ed il mezzo attraverso il quale si compie il Battesimo. La notte di Pasqua è la notte battesimale per eccellenza, il momento in cui il fedele viene incorporato alla Pasqua di Cristo, che rappresenta il passaggio dalla morte alla vita. Nelle altre domeniche in cui si compie questo sacramento, è come se si prolungasse e rinnovasse settimanalmente la domenica per eccellenza, la Festa di Pasqua. Come si compone la liturgia della Veglia pasquale? Per Sant’Agostino quella pasquale è “la madre di tutte le veglie sante, durante la quale il mondo intero è rimasto sveglio”. Nel corso di questa notte, la Chiesa celebra la Resurrezione di Cristo, battezzando nuovi cristiani e domandando a coloro che già lo sono, di rinnovare tutti insieme gli impegni del loro Battesimo. La Veglia pasquale è una celebrazione complessa ed unitaria, che si svolge in quattro momenti successivi: 1) Liturgia della Luce che inizia con la benedizione del fuoco, la preparazione e accensione del cero quale “luce di Cristo”, e la processione con cui è introdotto nella chiesa buia, che è quindi illuminata dai ceri dei fedeli accesi al cero pasquale. Segue il solenne annunzio pasquale, detto anche dalla parola iniziale latina Exultet; 2) Liturgia della Parola con nove letture, sette tratte dall’Antico testamento e le ultime due dal Nuovo; 3) Liturgia Battesimale; 4) Liturgia Eucaristica. Il rito si svolge nella notte, simbolo dell’umanità che senza Cristo è immersa nelle tenebre dell’ignoranza e dell’errore, del peccato e della morte. Usanze dei nostri giorni A Pasqua c'è l'abitudine di regalare uova di cioccolato. In realtà quest'abitudine è nata con il tempo, ma all'inizio si regalavano uova vere, con il guscio colorato, col significato di rinascita e che la vita ricomincia Perchè si mangiano le uova? La tradizione di decorare uova risale già ai primi cristiani che pitturavano le uova di rosso, per ricordare il sangue di Cristo, e le decoravano con croci o altri simboli. La simbologia dell’uovo è evidente: dall’uovo nasce la vita che a sua volta veniva associata con la rinascita del Cristo e quindi con la Pasqua. In realtà, le uova decorate secondo questa simbologia sarebbero andate bene anche per il Natale, in occasione della nascita di Cristo, ma secondo alcuni studi la tradizione delle uova pasquali venne rafforzata da un’usanza tipicamente pasquale: la Quaresima, il periodo di quaranta giorni prima della Pasqua nel quale i credenti sono tenuti al digiuno e all’astinenza. In questo periodo è vietato mangiare carne. In passato, e tuttora nelle chiese cristiane orientali, era vietato mangiare anche le uova. Era difficile però costringere le galline a non depositare uova in quel periodo, così i primi cristiani si trovavano con un surplus di uova che non potevano mangiare. Dalla necessità di farci qualcosa sarebbe nata la tradizione di bollirle fino a farle diventare dure come sassi e poi dipingerle con colori sacri e simbolici. |
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L’Agnello |
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Nella tradizione cristiana a Pasqua si mangia l’agnello, perchè nella sua simbologia ci ricorda il sacrificio di Gesù in croce, la sua passione, perchè fu “immolato come un’agnello”. L’agnello noi tutti sappiamo essere un animale mansueto e la sua immagine ci ricorda appunto l’innocenza e simboleggia perfettamente la pazienza, la mansuetudine e l’innocenza di Cristo che viene “condotto al macello” e immolato per noi sul legno della Croce, al posto nostro, in obbedienza al Padre per la salvezza di tutta l’umanità. | |
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